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NEW LEFT
(Nuova sinistra). Movimento eterogeneo di pensatori radicali e riformatori politici che, negli Stati Uniti, dalla fine degli anni cinquanta sotto influenza trozkista, fino ai primi anni settanta sotto quella sia della "scuola di Francoforte" e di Marcuse, sia di Gramsci, cercarono di dare nuova vita al pensiero socialista ponendo in discussione in forma eclettica i principi ideologici del marxismo scientifico e criticando le forme esistenti di socialismo dell'Europa orientale. Il termine si riferiva inizialmente ai collaboratori della "New Left Review" (pubblicata dal 1959), ma assunse poi una connotazione più ampia a opera dei mass media nel corso degli anni sessanta. I suoi esponenti si batterono per i diritti civili, auspicarono un radicale cambiamento nel sistema politico e sociale statunitense e mobilitarono l'opinione pubblica contro la guerra del Vietnam. Ebbero dunque una profonda influenza sui movimenti studenteschi del 1968 nelle università statunitensi, ma rimasero un'elite intellettuale del tutto avulsa dalla realtà del paese e presero vie culturali e politiche diverse sotto la reazione reaganiana degli anni ottanta.
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